A Sepang vince Daniel Pedrosa, una gara dominata dalla pole position, davanti a Lorenzo e Rossi. Vittoria che passa in secondo piano per la sanguinosa bagarre tra Marquez e Rossi in apertura di gara, terminata con il contatto tra i due e la caduta dello spagnolo della Honda.
Contatto messo sotto accusa dai commissari di gara che hanno decretato la penalità per il dottore il quale partirà dall’ultima fila nell’ultimo match del mondiale a Valencia. Lorenzo recupera altri 4 punti su Rossi, si porta a 7 lunghezze e vede il titolo avvicinarsi vistosamente e concretamente nelle sue mani. Mondiale che sembra ormai finito e vinto da Jorge Lorenzo, non ancora matematicamente, salvo improbabili vicissitudini.
LA GARA. Parte bene Pedrosa che prende subito la testa della corsa seguito da Marquez e Rossi che si portano dietro le due Ducati che precedono Lorenzo. Soltanto qualche curva e Lorenzo sorpassa entrambe le Ducati e Rossi, vede Marquez allargare la traiettoria e si infila guadagnando la seconda posizione. Da subito Rossi, per non perdere il compagno di squadra come era successo a Phillip Island, prova a sopravanzare Marquez accendendo la miccia di un duello caldissimo per numerosi giri.
Ogni curva è un sorpasso mozzafiato e rischiatutto da entrambi le parti, con più di un contatto tra le 2 carene, scintille che hanno come risultato l’allontanarsi dei 2 spagnoli davanti: Pedrosa e Lorenzo. Certamente i nervi sono al limite e i pesi sulla bilancia sono diversi per i due piloti, con Rossi a giocarsi il mondiale e Marquez la terza posizione. All’ennesimo sorpasso Rossi rallenta, allarga la traiettoria portando all’esterno lo spagnolo e guardandolo come a volerlo catechizzare. Il nuovo contatto termina con la caduta dello spagnolo a terra. Dubbiosa e sospetta la gamba di Rossi nell’impatto, gamba che si allarga dalla pedana e spinge, volontariamente o meno, la moto di Marquez che finisce a terra.
Episodio brutto che rovina un mondiale tra i più belli di sempre, ma non impedisce a Pedrosa di vincere la sua seconda corsa stagionale, in solitudine e davanti a Lorenzo. Pedrosa è definitivamente ritrovato.
Episodio che farà invece parlare a fine gara e che avrà importanti ripercussioni già da Valencia ma che troverà adito anche negli anni a venire.
Davvero difficile l’analisi della vicenda che avrà molte recriminazioni in casa Honda. Dure le accuse da parte di Marc Marquez, a fine gara, ai danni di Rossi. Rossi imputato di aver calciato volontariamente la Honda dello spagnolo.
Il dottore si difende ammettendo di aver portato fuori traiettoria lo spagnolo per rallentarlo e non per farlo cadere, accusa Marquez di non essere stato imparziale e di aver voluto decidere le sorti del mondiale. “Marquez ha vinto” dichiarerà ai microfoni, “voleva farmi perdere il mondiale e ci è riuscito”.
Manca ancora una gara alla fine della stagione con Lorenzo molto avvantaggiato in virtù dell’ultima posizione da cui partirà Rossi in griglia a Valencia. Lorenzo che recriminerà a fine corsa un squalifica più pesante per l’italiano, salvato, a suo dire, soltanto dal suo nome importante.
Aldilà del titolo iridato di quest’anno, della gara di oggi rimane l’immagine rovinata di uno tra i più grandi uomini di sport di sempre, del più grande campione di motociclismo che non ha saputo avvalersi della sua esperienza. Istigato e sotto pressione Rossi ha commesso l’errore più grande della sua carriera che, probabilmente, non soltanto gli costerà il suo decimo mondiale.
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