A Valencia Jorge Lorenzo si laurea campione del mondo, per la quinta volta in carriera, davanti a Marc Marquez e Daniel Pedrosa. Vana la grande rimonta di Valentino Rossi dall’ultima casella dello schieramento alla quarta posizione. Soltanto 5 punti in classifica mondiale negano la gioia finale al dottore.
Nella gara più importante e strana della stagione, con i contendenti al titolo in partenza dai poli opposti dello schieramento, Lorenzo compie la corsa perfetta e vince davanti alle due Honda. Per Rossi è ancora fatale la manche finale di Valencia, che come nel 2006 ha visto ribaltare la classifica mondiale a favore dell’americano Nicky Hayden, oggi consegna il titolo nelle mani dello spagnolo numero 99 della Yamaha.
LA GARA. Al via grande partenza del dottore che si fa largo sulla sinistra del tracciato e in due giri guadagna la decima posizione mentre davanti, Lorenzo, scatta dalla pole position seguito da Marquez e Pedrosa. Più arduo il compito di Rossi nel confrontarsi e superare i piloti dalla nona posizione in su. Al giro 19, dei 30 iniziali, Valentino è quarto. Rimonta completata.
Finisce qui il lavoro di Rossi, sono troppo distanti a questo punto i tre spagnoli davanti per provare a recuperarli e Valentino può solo affidare le sue speranze alle due Honda. Se le Honda finissero davanti a Jorge sarebbe mondiale per Rossi. Si alza la tensione.
A metà gara Pedrosa perde vistosamente terreno dalla coppia davanti. Soltanto Marc Marquez segue a ruota Lorenzo e sembra avere la possibilità di poterlo sopravanzare. Ma il sorpasso non avviene. A 5 giri dalla fine si riaccendono le speranze di Rossi con Pedrosa che recupera decimi importanti a ogni giro ed eccolo provare il sorpasso ai danni del compagno di squadra che subito si ributta dentro e contraccambia il favore alla prima occasione. Le posizioni rimarranno invariate fino alla fine con Lorenzo a tagliare il traguardo per primo. Lorenzo è campione del mondo.
Rimane comunque una grande prova di Valentino Rossi, in una stagione eccezionale quanto amara, autore di una rimonta che lo consacra ancora una volta un campione senza eguali. Rimane, certamente, anche una grande delusione nel perdere un campionato senza aver potuto combattere ad armi pari con il proprio rivale.
Inutili, invece, le polemiche a fine gara, le opinioni e le scienze del “se fosse stato”. Aleatorie le accuse della critica ai danni di Marquez per cui lo spagnolo non avrebbe spinto abbastanza, sarebbe stato lo “scudiero” di Lorenzo, avrebbe potuto passarlo. La pista ha parlato e ha decretato la vittoria di Jorge Lorenzo.
Interessanti le dichiarazioni dei protagonisti a fine gara, con Marquez che assicura di aver corso al limite delle sue possibilità e di non essere stato in grado di superare Lorenzo.
“Non si era mai visto una cosa del genere in un mondiale, il comportamento di Marquez è stato imbarazzante da Phillip Island a Sepang”. Queste le dichiarazioni ai microfoni di Rossi, che continua: “anche oggi tutti hanno visto come Marquez non abbia voluto superare Jorge assecondando un piano concordato tra di loro”. “Complimenti comunque a Jorge che è stato veloce tutta la seconda parte della stagione, ma credo che anche lui non sia completamente felice di questa vittoria”.
Dichiarazioni durissime quelle dottore che evidentemente non ha ancora digerito il corso degli eventi. Onore comunque alla sua stagione, con la speranza che Rossi giri velocemente pagina per scriverne una, la prossima, che lo consacri al decimo mondiale ormai tanto agognato.
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